Considerato che i rischi non sono “oggettivamente”, ma socialmente e culturalmente costruiti, una gestione più consapevole delle calamità, che tenga in considerazione, rispetti e faccia uso degli aspetti culturali locali, risulterebbe non solo più efficace, ma migliorerebbe anche le capacità di superare le catastrofi da parte della comunità.
Il progetto CARISMAND è finalizzato allo studio e all’identificazione di questi fattori, alla ricerca delle lacune esistenti e delle opportunità di miglioramento delle politiche e delle procedure relative alle calamità ed infine allo sviluppo di un kit di strumenti completo che consentirà al professionista, al “disaster manager”, come anche ai volontari coinvolti nella gestione dell’evento catastrofico di adottare delle pratiche culturalmente consapevoli. Questo obiettivo sarà raggiunto approcciando, con una prospettiva ampia e multidisciplinare, i legami e le lacune tra la gestione delle catastrofi, la cultura e la percezione del rischio e, al tempo stesso, sviluppando un “feedback loop” tra i soggetti interessati dalla gestione delle catastrofi e i cittadini coinvolti dagli eventi calamitosi al fine di stabilire, testare e perfezionare le soluzioni proposte per ottenere pratiche migliori e “culturalmente-informate”.
CARISMAND userà un approccio che prenderà sistematicamente in esame le catastrofi naturali, artificiali e tecniche, mettendo al centro dell’attenzione gli aspetti specifici che influenzano la percezione carismand_1giugno2016 del rischio culturalmente informata (ad esempio se le catastrofi sono o meno causate intenzionalmente, la diversa “visibilità” dei rischi e le varie scale temporali delle catastrofi come l’insorgenza lenta/veloce e gli effetti a breve-lungo termine).
Mentre alcuni esperti (in aspetti legali, IT, scienze cognitive, antropologia, psicologia, sociologia, ecc…) intraprenderanno una raccolta completa delle conoscenze e delle strutture esistenti, verranno organizzati sei “vertici dei cittadini” (due all’anno per ogni categoria di catastrofe) durante i quali tali rischi di calamità verranno discussi e tre “Assemblee delle Parti Interessate” (una per anno), dove i risultati verranno discussi attraverso un ampio trasferimento di conoscenze trasversali tra “disaster manager” provenienti da luoghi diversi, come anche da contesti culturali diversi.
“Testing best practices: the case of earthquake”: support from partners
Nell’ambito del progetto, è stato predisposto il questionario di cui al link http://bit.ly/EMSCSafety necessario a definire 5 “consigli visivi di sicurezza” da adottare in caso di terremoto. I 5 “consigli visivi di sicurezza” sono immagini (non includono alcun testo scritto) progettate per essere comprese da chiunque, in tutto il mondo, indipendentemente dal background culturale e, lo scopo del sondaggio, è quello di valutare la comprensione di queste immagini in diverse aree culturali.
Si precisa che, poiché il questionario è redatto in inglese, l’intervistato dovrà conoscere questa lingua.
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Per maggiori informazioni visita
Events in March Organised by the Civil Protection of Municipality of Florence
CARISMAND Project Partners Gather in Malta for a Second Steering Committee Meeting
Progetti ed Eventi Collegati:
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Seconda Assemblea delle parti interessate “Disastri, Culture e Fiducia” |
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Esercitazione Fiume Mugnone del 28/05/2016 |
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Workshop Accrescere la Resilienza nella popolazione del 05/03/2013 |