Rischio radiologico e nucleare

(tratto dal sito del Dipartimento di Protezione Civile)

l nostro Paese è dotato di un Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari per fare fronte a incidenti che possono accadere a impianti nucleari collocati al di fuori dell’Italia.

In Italia esistono quattro impianti nucleari che hanno cessato la loro attività a seguito dell’incidente di Chernobyl, nel 1986, e la successiva moratoria sull’impiego del nucleare a uso pacifico con il referendum del 1987, e ora sono in fase di disattivazione.

Ma il nostro Paese è ugualmente dotato di un Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari per fare fronte a incidenti che possono accadere a impianti nucleari collocati al di fuori dell’Italia. Esistono 13 impianti nucleari, in Francia, Svizzera, Germania e Slovenia, posti a meno di 200 chilometri dal confine italiano.

Altre fonti di rischio radiologico e nucleare presenti sul territorio nazionale sono legate all’utilizzo, al trasporto e allo smaltimento di materiale radioattivo impiegato principalmente in ambito medico, industriale e di ricerca, alla presenza di impianti di ricerca e alla sosta, in alcuni porti italiani, di navi o sottomarini a propulsione nucleare battenti bandiera straniera. Tali rischi sono gestiti dai Piani di emergenza locali, preparati dalle Prefetture competenti.

Le radiazioni

La materia è costituita da atomi che a loro volta sono costituti da un nucleo, composto da neutroni (particelle non cariche) e da protoni (particelle cariche positivamente), circondato da elettroni (particelle con carica negativa).

In natura, la maggior parte degli atomi non subisce trasformazioni nel tempo; si tratta di atomi stabili. Altri atomi invece tendono a trasformarsi (atomi instabili) e nel farlo emettono particelle cariche ed energia, un fenomeno noto come “radioattività”. La stabilità o l’instabilità di un atomo dipende dal bilanciamento fra neutroni e protoni presenti nel nucleo dell’atomo. Gli atomi instabili tendono a una trasformazione spontanea dei loro nuclei, emettendo durante il processo energia in eccesso. L’energia emessa è “ionizzante”, ossia in grado di trasformare un atomo neutro in una specie carica, strappando l’elettrone dell’orbita più esterna. La specie così caricata “positivamente” è anche in grado di ionizzare a sua volta altri atomi o molecole.

Tutti i tipi di radiazione ionizzante interagiscono con la materia, incluso il corpo umano, trasferendovi tutta, o parte, della loro energia. Il trasferimento di energia nel corpo umano provoca danni agli organi e ai tessuti.

Tipi di radiazioni

Esistono tre principali tipi di radiazioni:

Le radiazioni alfa, formate da due neutroni e due protoniQueste particelle non hanno una grande capacità di penetrazione in quanto perdono la loro energia dopo aver percorso pochi centimetri in aria dalla loro emissione. Esse vengono schermate da sottili spessori e materiali leggeri come lenzuoli o carta. Non rappresentano un rischio diretto o esterno poiché vengono bloccate dalla pelle ma sono potenzialmente dannose se vengono ingerite, inalate, iniettate o assorbite .

Le radiazioni beta, formate da elettroni. Esauriscono la propria energia dopo aver percorso qualche metro in aria dalla fonte di emissione. Possono essere bloccate da un foglio di alluminio, da una lastra di vetro o legno. La loro penetrazione nel corpo umano non va oltre i primi strati della pelle (che comunque subisce danni a seguito dell’esposizione a questo tipo di radiazioni) ma possono rappresentare un serio rischio, anche letale a seconda dell’esposizione e se vengono ingerite, inalate, iniettate o assorbite.

Le radiazioni gamma, radiazioni elettromagnetiche a frequenza molto alta, prodotte dal decadimento radioattivo dei nuclei dei nuclei dell’atomo. Esse sono molto penetranti. Possono essere bloccate da alcune decine di centimetri di calcestruzzo o alcuni centimetri di piombo. Esse sono pericolose per il corpo e gli effetti sugli organi interni si possono avere anche se non ingerite o inalate, ma semplicemente attraverso l’irradiazione esterna della pelle.

Le più comuni sorgenti di radiazioni

Esiste una radioattività naturale, presente in natura, legata a fenomeni come i raggi cosmici che arrivano dallo spazio, o la radioattività presente nella crosta terrestre o in alcuni cibi e bevande. Un radionuclide naturale è il radon, un gas inodore e invisibile che si sprigiona dal terreno e dalle rocce. Esso non crea problemi all’aperto, ma penetra facilmente attraverso le murature e si concentra nei locali interrati o seminterrati delle abitazioni, soprattutto se ben isolati e con scarso ricambio di aria.

Esiste poi una radioattività artificiale legata ad attività antropiche, che implica l’uso di sorgenti o materie radioattive/fissili: in medicina (diagnostica e terapia), nei laboratori di ricerca, nelle industrie petrolchimiche, in impianti di sterilizzazione e di irraggiamento delle derrate alimentari, ecc.

Sei preparato?

Non tutti gli incidenti che avvengono in impianti nucleari provocano un rilascio di radiazioni all’esterno. L’evento nucleare potrebbe essere contenuto all’interno dell’impianto e non comportare rischi per la popolazione. Per questo motivo, in caso di incidente, è particolarmente importante restare in ascolto delle autorità locali che forniranno specifiche informazioni e istruzioni in base alla natura dell'emergenza.
 

Che cos’è l’esposizione alle radiazioni?

  • L’esposizione avviene quando l’energia delle radiazioni interagisce con il corpo.
  • L’esposizione può essere causata da sorgenti esterne o interne al corpo.
  • L’esposizione interna si verifica quando sostanze radioattive sono ingerite, inalate o assorbite dal corpo.

Come mi accorgo se sono esposto alle radiazioni?

  • I nostri sensi non possono percepire, né vedere le radiazioni.
  • Le radiazioni possono essere rilevate solo utilizzando strumenti specifici.
  • Con lo strumento adeguato le radiazioni sono facilmente rilevate e misurate
  • Chi gestisce l’emergenza sa se ci sono radiazioni nell’aria

Come faccio a sapere se sono stato esposto?

  • Se si è vicini al luogo di un incidente, si può essere esposti o rimanere contaminati.

Se sono esposto sono per forza contaminato?

  • Si può essere esposti senza rimanere contaminati.
  • Non si può essere contaminati senza essere esposti.

Cosa devo fare in caso di emergenza?

  • Segui le indicazioni che ti vengono date dalle autorità, che agiscono secondo procedure ben collaudate per proteggerti. Le indicazioni potranno essere:
  • Allontanati e riparati al chiuso.
  • Prendi le compresse di iodio.
  • Attenzione a cosa poter bere e mangiare.

Cosa devo fare se mi viene chiesto di trovare un rifugio (in caso di riparo al chiuso)

  • Se sei all’aperto, raggiungi il prima possibile un luogo chiuso (gli edifici schermano le radiazioni).
  • Evita qualsiasi sosta all'esterno.
  • Porta immediatamente al chiuso i bambini e gli animali domestici.
  • Non cercare di portare i bambini a casa, se sono a scuola (la scuola li proteggerà.
  • Quando sei al riparo chiudi tutte le porte e le finestre.
  • Spegni gli impianti di aria condizionata e tutti i sistemi di presa d’aria esterna.
  • Se hai necessità di usare l’aria condizionata o il riscaldamento, fallo possibilmente in modalità di circuito interno.
  • Chiudi possibilmente i camini aperti.
  • Spostati se possibile in un locale seminterrato o interrato.
  • Utilizza il telefono solo in caso di urgenza per non sovraccaricare le linee.
  • Ascolta la radio e segui i canali di informazione ufficiali.

Cosa devo fare se credo di essere contaminato:

  • Ascolta le informazioni delle autorità date dai canali ufficiali.
  • Segui le istruzioni.
  • Togliti i vestiti e le scarpe.
  • Metti gli abiti in una busta di plastica e chiudila bene.
  • Posa la busta fuori dalla portata di persone e animali.
  • Gli abiti potranno essere successivamente analizzati per verificare l’eventuale contaminazione.
  • Fai una doccia e lava il corpo con acqua e sapone, in particolare le parti esposte come capelli e mani. Se non c’è una doccia, lava comunque con acqua e sapone occhi, orecchie e bocca
  • Fai attenzione a non irritare o ferire la pelle lavandoti.
  • Soffiati delicatamente il naso.
  • Indossa dei vestiti puliti.

Cosa devo fare al mio cane/gatto se credo che possa essere contaminato e si trova all’aperto?

  • Porta l’animale al chiuso e confinalo in un’area limitata (una gabbia o una stanza).
  • Lava l’animale con sapone o detergente per animali e acqua.
  • Lavati nuovamente e cambia gli abiti dopo aver lavato l’animale.

Cosa devo fare per il mio allevamento?

  • Segui le istruzioni fornite dalle autorità.
  • Metti al riparo gli animali, se possibile.
  • Lava gli animali.
  • Usa mangimi e acqua rimasti al chiuso o al coperto.

Posso usare l’acqua del rubinetto?

  • Salvo indicazione contraria, puoi bere l'acqua del rubinetto e mangiare i cibi che hai in casa.

Posso mangiare i cibi che ho in casa?

  • Mangia alimenti sottovuoto o congelati.
  • Sciacqua l’esterno dei contenitori prima di aprili.
  • Sciacqua ogni piatto, bicchiere e posate prima dell’utilizzo.
  • Non mangiare verdure fresche, frutta, carne e latte.

Se devo uscire per necessità?

  • Se esci indossa una protezione per la bocca, un berretto e guanti

Come faccio a sapere se devo assumere ioduro di potassio?

  • Segui le istruzioni delle autorità attraverso i canali ufficiali
  • Le autorità sanitarie diranno dove approvvigionarsi e se e come eventualmente assumere iodio
  • Lo iodio, sotto forma di compresse di ioduro di potassio, è usato per diminuire le possibilità di danni alla tiroide causati da iodio radioattivo
  • Lo ioduro di potassio è raccomandato solo ad alcune categorie di persone, altrimenti può essere dannoso.

Cosa fanno le Autorità pubbliche per proteggerci?

  • sono parte integrante di una rete di pronta notifica internazionale in grado di allertarci tempestivamente in caso di incidenti in centrali nucleari 
  • in caso di incidente informano la popolazione sulle corrette misure da intraprendere 
  • monitorano aria, acqua e suolo e prodotti agricoli per verificarne la possibile contaminazione radioattiva
  • sono in grado di caratterizzare il grado e l’estensione della contaminazione
  • monitorano la contaminazione delle derrate alimentari sia umana che animale
  • limitano l’importazione di beni e derrate alimentari eventualmente contaminate
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